Musica tecnologia creatività

MARIO BARONI – JOHANNELLA TAFURI (a cura di)
Musica tecnologia creatività. Una sfida per gli insegnanti
Libreria Musicale Italiana, Lucca 2017, pp 143, € 25,00

A CHI SI RIVOLGE
A docenti di musica, di strumento e di varie discipline musicali (tecnologie musicali, armonia, composizione, educazione musicale ecc.), educatori/educatrici, formatori/formatrici, studenti/studentesse universitari

MOTIVI DI INTERESSE
Il titolo introduce bene la tematica, molto articolata e complessa, inerente i legami fra la musica, le tecnologie e la creatività. In altri paesi, soprattutto in aerea anglosassone, l’argomento viene discusso e studiato sicuramente da più anni rispetto al nostro, tanto che Peter R. Webster traccia nel suo saggio, il primo, un percorso storico delle ricerche degli ultimi 30 anni mettendo in evidenza come i progressi continui ed estremamente rapidi in ambito tecnologico abbiano, da un lato destabilizzato il corpo docente e dall’altro evidenziato le capacità di apprendere attraverso l’uso delle tecnologie dei ragazzi e delle ragazze.
Il libro si compone di otto capitoli, ognuno curato da un autore diverso, che affrontano l’argomento sotto diversi punti di vista offrendo un puzzle vario e ampio che fa comprendere la necessità di affrontare il tema in modo capillare e approfondito.
Nella vasta trattazione non si può non includere l’introduzione di Mario Baroni e Johannella Tafuri che illustra le problematiche legate alla diffusione delle tecnologie in ambito musicale, soprattutto a livello scolastico, dalla scuola dell’obbligo ai conservatori, mettendo in evidenza un generale ritardo nell’applicazione delle tecnologie musicali. È innegabile che la scuola italiana sia indietro rispetto ad altri paesi nella diffusione dell’educazione alla musica nella scuola di base; ne consegue che lo sia anche nell’uso delle tecnologie nell’insegnamento della musica che sono ancora viste con sospetto e incredulità. Questo vale però anche per le scuole di musica e per i conservatori, dove la presenza di un solo esame di informatica musicale nella maggior parte dei piani di studi non può certamente fornire un’adeguata preparazione degli studenti in ambito tecnologico. Per non parlare dei corsi di Didattica della musica dove le tecnologie sono spesso assenti e/o ritenute inadeguate o non attinenti la disciplina; ossia il tema dell’impiego delle tecnologie nei corsi di pedagogia musicale è molto spesso ignorato o ritenuto di importanza marginale.
Nell’introduzione viene messa in evidenza la presenza di un elemento comune, unanime in tutti i saggi del libro: la convinzione che le tecnologie informatiche favoriscano anche nei bambini/e e ragazzi/e la creatività e la produzione musicale.
Chiaramente quando si parla di composizione musicale e di creatività non possiamo non tenere ben presente tutti i cambiamenti introdotti dalla seconda metà del Novecento in poi, che hanno profondamente modificato il concetto stesso di Musica e di Suono. Si pensi alla Musica elettronica, alla Musica concreta, alla Musica rock e non solo. Creatività e composizione vanno intesi come un processo di elaborazione sonora che si origina dal suono stesso in quanto tale, senza porsi il problema della sua scrittura. Le tecnologie informatiche consentono di manipolare i parametri del suono direttamente, saltando la problematica della rappresentazione grafica e dell’esecuzione. Questo rende le tecnologie particolarmente interessanti perché permettono di eliminare la capacità esecutiva e la conoscenza del codice scritto tradizionale facendo sì che tutti siano in grado di comporre e creare suoni, sequenze sonore e musiche.
Alcuni articoli del libro riportano i risultati di ricerche condotte utilizzando software sperimentali (come il progetto Mirror), altri affrontano le tecniche compositive collaborative online; vengono esposte anche esperienze pratiche realizzate in ambito scolastico o si affrontano le problematiche metodologiche legate all’impiego delle tecnologie nelle scuole e alla valutazione dei brani prodotti. Inoltre si analizzano le contraddizioni insite nelle indicazioni ministeriali per la disciplina “Tecnologie musicali” nei recenti licei musicali in relazione ai corsi di laurea analoghi nei conservatori.
I punti di vista sono molteplici e mettono in evidenza sia le problematiche che le potenzialità della materia. Tutto ciò rende il libro un testo di particolare rilievo per accostarsi al mondo delle tecnologie musicali in ambito educativo e alle sue innumerevoli applicazioni creative con le più varie fascia di età e in diversi contesti culturali. Senza dimenticare che la tematica di sua natura poliedrica e in continua evoluzione, necessita di un aggiornamento costante dato il rapido evolversi delle tecnologie stesse. Basti pensare ai cambiamenti dell’ultimo anno introdotti con la didattica a distanza e lo smart working o alla rapida evoluzione dei supporti musicali, dai cd agli mp3, fino alla loro scomparsa.

Stefania Di Blasio