Dal segno al suono

ALBRTO ODONE – ANNA MARIA BORDIN –  GIANCARLO MANZI
Dal segno al suono. Indagine sulla lettura musicale allo strumento
University Press, Milano 2022, pp. 104, € 18,00
PDF scaricabile gratuitamente all’indirizzo: libri.unimi.it/index.php/milanoup

A CHI SI RIVOLGE
Anche se gli autori sembrano rivolgersi a docenti e direttori dei conservatori, penso che chiunque sia interessato alla ricerca nell’area della didattica musicale-strumentale troverà nuovi spunti da questo libro. Alludo ai lettori di “Musica Domani” che probabilmente già conoscono i primi libri di metodologia della ricerca nell’area artistica e didattico musicale pubblicati in Italia, si pensi per esempio a Modelli di ricerca a cura di Antony E. Kemp, a Contributi di ricerca per l’innovazione della didattica musicale a cura di Mario Baroni e Johannella Tafuri e a Orientamenti per la didattica musicale. Dalla ricerca all’insegnamento a cura di Johannella Tafuri e Gary McPherson. Ritengo che questo importante libro, forse per gli insegnanti di conservatorio una novità, costituisca per i lettori di “Musica Domani” certamente un significativo sviluppo di quanto già citato.

MOTIVI DI INTERESSE
Il lavoro di ricerca che ha condotto alla stesura di Indagine sulla lettura musicale allo strumento, con attenzione particolare alla prima vista, iniziato nel 2018 e terminato nel 2021, è ben sinteticamente riepilogato nella Prefazione scritta da Cristina Frosini, direttrice del conservatorio milanese negli anni della ricerca e nella Introduzione degli autori. Si viene così a conoscenza dell’associazione RAMI, acronimo di Ricerca Artistica e Musicale in Italia, che si propone di indirizzare e divulgare la ricerca in ambito musicale facendo proprie le finalità del nuovo ordinamento universitario delle istituzioni di alta cultura musicale. Nel testo viene sottolineato il fertile dialogo tra due conservatori –  quello di Milano (Alberto Odone), quello di Genova (Anna Maria Bordin) –  e il dipartimento di Economia, Management e Metodi Quantitativi dell’Università degli Studi di Milano (Giancarlo Manzi).
L’indagine ha il capitolo iniziale dedicato alle origini storiche, un accurato confronto su come s’insegnava la lettura nel Settecento e nei primi decenni dell’Ottocento a Napoli, Vienna, Parigi, Milano. Più concettuale il secondo capitolo dedicato a cosa s’intende per lettura musicale, quali siano gli aspetti cognitivi e neuroscientifici. Dal terzo al sesto capitolo è propriamente descritto il processo della ricerca: metodo utilizzato, questionario somministrato a musicisti professionisti e non, insegnanti e studenti di conservatorio, analisi dei risultati del questionario, illuminanti  interviste a otto musicisti. In particolare ne segnalo due, quella a Cristina Frosini (pianista e docente) e quella a Riccardo Luppi (sassofonista jazz e docente). La prima, soggetta a distonia in età adulta, ha completamente cambiato il suo approccio alla lettura e la sua didattica con gli allievi, grazie alla conoscenza delle metodologie anglosassoni che insegnano a raggruppare le note in maniera significativa musicalmente e gestualmente. Il secondo intervistato si descrive felice nell’omettere la lettura perché improvvisa e insegna a improvvisare passando dall’idea del suono al gesto per realizzarlo. Acute riflessioni conclusive sul variegato stato dell’arte chiudono nel settimo capitolo il libro.
Da segnalare le pertinenti bibliografie che corredano i primi cinque capitoli.

Annibale Rebaudengo