Lettore, vieni a casa

MARYANNE WOLF
Lettore, vieni a casa. Il cervello che legge in un mondo digitale
Vita e Pensiero, Milano 2018, pp. 221, € 20,00

A CHI SI RIVOLGE
Il testo è in forma di epistolario: in nove lettere l’autrice raccoglie pensieri sull’atto di leggere e sul cervello che legge, interpellando tutti gli amanti della lettura e tutti coloro che – da educatori e/o da genitori – si chiedono come la crescente dipendenza delle nuove generazioni dalla lettura digitale potrà influire sui processi della conoscenza e del pensiero.

MOTIVI DI INTERESSE
La diffusa difficoltà – soprattutto dei giovani ma anche dei lettori più anziani e avveduti – di immergersi a lungo nella lettura di testi cartacei complessi è sotto gli occhi di tutti. Maryanne Wolf, una neuroscienziata molto nota per le sue ricerche sulla lettura e sulla dislessia, affronta questo tema con un approccio non apocalittico né nostalgico. L’autrice, conducendo il lettore alla conoscenza dei circuiti cerebrali attivati dalla lettura profonda, vuole piuttosto offrire spunti per comprendere il cambiamento epocale cui stiamo assistendo, che vede il passaggio da una cultura analogica a una digitale. Vuole inoltre sensibilizzare sulla necessità di gestire e orientare questo cambiamento per favorire l’evoluzione verso una mente “bialfabetizzata”, capace di gestire l’enorme quantità di informazioni veicolate dalle tecnologie digitali e al tempo stesso non perdere le risorse cognitive che la lettura profonda alimenta: pensiero critico, introspezione, immaginazione, empatia.
A differenza di altre abilità, come ad esempio il linguaggio, la lettura ha bisogno di uno specifico training (generalmente gestito dalle istituzioni scolastiche) molto più dipendente dalla cultura e dallo strumento attraverso il quale viene acquisita e si sviluppa. Quindi, dal momento che ogni mezzo di comunicazione favorisce certi processi cognitivi a scapito di altri e che la lettura cambia il cervello, se la lettura digitale diventerà predominante, in futuro il modo in cui leggiamo e pensiamo presenterà modifiche profonde rispetto all’attuale. Da questa prospettiva imminente scaturiscono alcune domande cruciali. I nuovi lettori, immersi in una varietà di esperienze digitali, saranno in grado di sviluppare le capacità cognitive più lente tipiche della lettura su cartaceo? Le nuove tecnologie faranno transitare i nostri discendenti verso forme di conoscenza e immaginazione più sofisticate o più semplificate? Quali saranno le implicazioni per la società? Il testo non offre risposte definitive; intende piuttosto favorire un incontro di idee e fornire al lettore le prove e le informazioni necessarie per comprendere le scelte che possiamo compiere per il futuro della nostra progenie.

Anna Maria Freschi