Concerto per alberi

LAËTITIA DEVERNAY
Concerto per alberi
Terre di Mezzo, Milano 2019 (4° edizione), libro formato Leporello, € 20,00

A CHI SI RIVOLGE
Libro per piccini di ogni età e per adulti che amino rinvigorire lo stupore e la meraviglia.

MOTIVI DI INTERESSE
Il Concerto per alberi è un fortunato libro senza parole riedito da Terre di Mezzo, casa editrice che ama – così dice di sé – abitare «i confini con gentilezza e determinazione».
Il libro, in un insolito e accattivante formato verticale, si apre a fisarmonica e propone la narrazione/esecuzione senza soluzione di continuità, in uno sviluppo discorsivo che è proprio – appunto – della musica.
Il segno grafico e il disegno sono sobri, essenziali, molto eleganti. Su fondo bianco, un piccolo direttore d’orchestra sale su uno degli alberi che popolano la campitura. Sono alberi tondi “abitati” da foglie in chiaro-scuro (in un verde scuro militare come tonalità dominante) che cominciano ad animarsi e a librarsi nell’aria una volta che il direttore d’orchestra dà inizio alla sua musica.
La danza delle foglie-uccello, leggiadra, fantasiosa, spettacolare, continua nel corso delle pagine, mai uguale a se stessa, a farci immaginare l’evoluzione dei suoni e le sue variazioni. La musica, la danza, si srotolano lungo i fogli, con andamenti talvolta lievi e appena accennati, talaltra fragorosi e d’insieme.
Rimane, in chiusura, il piccolo direttore d’orchestra a dominare dall’alto gli alberi spogli. Non gli resta che inchinarsi e scendere e – con gesto simbolicamente tanto ricco quanto semplice – scavare una buca dove piantare la sua bacchetta, dalla quale nasceranno… e qui è facile immaginarsi cosa.
La Devernay ci propone un ciclo della vita accompagnato a suon di musica, un alternarsi di nascita e morte dove la naturalezza degli eventi si affianca alla bellezza delle sue fasi che si alimentano – qui ci viene svelato – grazie alla musica.
Il Concerto aveva così colpito il Maestro Claudio Abbado da deciderne di farne dono in decine di copie ai suoi amici e collaboratori più stretti. Il libro è stato successivamente spunto per la composizione di un’omonima partitura da parte di Féliz Mendoza, già musicista della Simón Bolivar e allievo del maestro Abbado. Un oggetto da regalare, ma anche da tenere in vista nelle nostre personali biblioteche domestiche.

Alessandra Anceschi