Vide@mus (MD 161) – Parodie Parafrasi Metamorfosi

Si vanno diffondendo, anche grazie alla rete, modalità di esibizione strumentale anomale rispetto al concerto tradizionale e sempre più simili a performance teatrali. Spesso gli artisti sfruttano meccanismi tipici della comicità, quali la parodia e l’interpolazione “a sorpresa” di stili musicali. Perché non fare di questi video un materiale di lavoro in classe, sfruttando non solo la loro carica di allegria, ma anche la sapienza esecutiva e stilistica che si cela dietro l’apparente “frivolezza”? Abbiamo selezionato alcuni esempi che mettono in luce due procedimenti di straniamento comico facilmente individuabili dai ragazzi e agevolmente riproducibili in classe:

  1. la manipolazione del brano (interruzioni, cambi di velocità e dinamica ecc.) guidata attraverso un “dispositivo” di finzione teatrale;
  2. l’accostamento di brani stilisticamente molto lontani, sotto forma di “irruzione” improvvisa oppure di metamorfosi graduale.

Il contesto ideale per l’uso didattico dei video seguenti è quello della secondaria di primo grado, e in particolare della Smim, ma gli spunti di lavoro possono essere sviluppati anche in scuole di musica e licei musicali, in cui le maggiori competenze dei ragazzi possono consentire operazioni stilisticamente più complesse e consapevoli.

 Stefano Bollani – Per Elisa

Nel video l’artista suona il brano nel modo in cui lo ascoltava da bambino attraverso il vecchio vinile del nonno, in cui la puntina saltava o si inceppava; probabilmente oggi i ragazzi non sanno più cos’è il vinile e come funziona, ma il gioco può essere sia un’occasione per riflettere sulle trasformazioni dei supporti audio, sia per estendere il gioco ai nuovi supporti, attraverso l’esecuzione di questo o di altri brani.

Del resto anche i Cd si inceppano, come dimostra il filmato seguente, in cui Igudesman & Joo, con la collaborazione della Kremerata baltica diretta da Gidon Kremer, usano il telecomando dapprima per interrompere il brano “inceppato” e poi per cambiare brano in modo sempre più frenetico:

Igudesman & Joo, Kremerata baltica – Where is the remote control?

La possibilità di rielaborare creativamente questa idea e di adattarla a un contesto formativo di base è dimostrata dall’esempio che segue, realizzato da Andrea Nannetti e Giovanni Sbolci con l’orchestra degli allievi dell’Accademia della chitarra di Pontedera (Pi):

 Orchestra degli allievi dell’Accademia della Chitarra Eine Kleine Cyber Musik

Qui viene immaginato un telecomando “di nuova generazione”, che non ha solo le classiche funzioni play-pause-stop. Oltre a cambiare brano, può produrre trasformazioni di dinamica e di velocità, generare esecuzioni al contrario, andare direttamente alla fine del brano; agire sull’equalizzazione scegliendo di evidenziare suoni gravi o acuti, o addirittura cambiare stile e atmosfera emotiva del brano.

Il video può essere oggetto di analisi con i ragazzi, per individuare gli aspetti di volta in volta modificati e le connotazioni espressive e comiche di tali modifiche, oltre che per ideare con loro una nuova versione del gioco teatrale, da costruire magari con i propri brani di repertorio in vista del Saggio.

Evidenti sono le valenze educativo-musicali di questa operazione, non solo in relazione allo sviluppo delle competenze stilistiche ed espressive, nonché dell’affiatamento di gruppo, della concentrazione e dell’attenzione, ma anche sul piano dell’affinamento tecnico-strumentale (capacità di produrre in brevissimo tempo variazioni di dinamica, velocità, sonorità ecc.).

Sulle trasformazioni stilistiche gioca in particolare il video seguente, in cui, attraverso semplici manipolazioni della scala, il III tempo Alla turca della Sonata di W.A. Mozart K331 ritrova le proprie radici.

Igudesman & Joo – Alla molto turca

In una classe della secondaria di primo grado può essere condotta un’analisi volta a individuare  e definire le diverse situazioni espressive e stilistiche, fino a chiarire il concetto di scala e di modo maggiore e minore e a comprendere come la scala sia un elemento che connota culturalmente una melodia. Il classico Fra Martino, ripreso in minore e con intenti parodistici da Mahler nella Sinfonia n. 1, può offrire un altro esempio da ascoltare e da sperimentare attraverso la produzione e la rielaborazione creativa.

In contesti in cui i ragazzi studiano uno strumento ci si può anche divertire a manipolare semplici brani di repertorio con procedimenti analoghi.

Il gioco stilistico può svilupparsi teatralmente anche “cucendo insieme” brani molto diversi:

Igudesman & Joo – Mozart Bond

Stefano Bollani & Banda Osiris – Opera n. 47 (parte B)

Igudesman & Joo, Kremerata baltica – Ave Astor Piazzolla

Nel primo video abbiamo una vera e propria interpolazione fra il tema della Sinfonia n. 40 di W.A. Mozart e la colonna sonora dei film di James Bond, con una fugace apparizione di Love story.

Nel secondo assistiamo a numerosi passaggi “a sorpresa” da un brano all’altro (Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra di Čajkovskij, Il mattino di Grieg, il Can can ecc.), con una gustosissima parodia di un brano del Novecento. Nell’ultimo assistiamo a una vera e propria metamorfosi dell’Ave Maria di Schubert nel Liebestango di Piazzolla.

La visione può dare lo spunto per una discussione condotta sulla base di domande-stimolo:

  • quali brani avete riconosciuto? a quali epoche/stili/generi appartengono?
  • come vengono collegati fra loro musicalmente?
  • quale stile “prende in giro” Bollani da 3:35 a 5:20? vi vengono in mente brani simili?
  • quali trovate rendono comica la situazione?
  • quali elementi musicali trasformano l’Ave Maria in tango?

Si può infine, prendendo spunto dai video, ideare performance comiche accostando brani oggetto di studio attraverso analoghe tecniche di “collage sonoro”.