Vide@mus (MD 162) – Quelle “sciocche” sinfonie

Alcuni straordinari cortometraggi di Walt Disney, tratti dalla serie delle Silly Simphonies (ideata a partire dalla fine degli anni ’20 dello scorso secolo e precursori meno noti del capolavoro Fantasia del 1940), offrono lo spunto per attività musicali pensate per bambini dei primi anni della scuola primaria.

Nei video selezionati è particolarmente evidente l’intenzione del padre del cartoon di “dare forma” alla musica (elemento centrale dei cortometraggi, ribadito nel titolo della serie) attraverso animazioni che trovano il loro senso nello strettissimo, e ineludibile, rimando al succedersi degli eventi sonori, comprimari della narrazione assieme all’immagine animata.

Nelle attività proposte – finalizzate a individuare e saper utilizzare creativamente corrispondenze fra suono-immagine-movimento – i video proposti si presentano come il “testo” per nuove produzioni sonore e il “pre-testo” per più articolate forme di espressione con movimento, azione e musica, in parziale analogia a quanto proposto in Animare la forma (sempre in questa rubrica, n. 156).

Partendo da Flowers and trees (Fiori e alberi, 1932):

Creare un commento sonoro originale.

  • Vedere e ascoltare il cortometraggio
  • Commentare il cartoon evidenziando eventuali riferimenti alla colonna sonora
  • Selezionare una sezione più breve dell’animazione; rivederla focalizzando l’attenzione sulla colonna sonora per analizzarne la funzione narrativa in relazione all’immagine distinguendone le diverse funzioni (es. evocazione del clima affettivo; commento onomatopeico degli eventi, sonorizzazione delle peculiarità del movimento…)
  • Selezionare i vari eventi suono-immagine del frammento e ideare per ciascuno un nuovo commento sonoro, utilizzando, separatamente o in combinazione, voce, oggetti sonori, strumentario didattico
  • Ideare una colonna originale sonora per tutto il frammento
  • Ideare una colonna sonora originale per un altro frammento senza aver riascoltato il sonoro originale

Esplorare le possibilità espressive del linguaggio corporeo-musicale.

  • Trasformarsi dei bambini in un personaggio (fiore, albero, insetto…) liberamente scelto, anche non presente nell’animazione
  • Realizzare un “movimento espressivo” del proprio personaggio (i funghi che spuntano, le campanule che si risvegliano, la rosa che sboccia, il girasole che ruota, il bruco che striscia…)
  • Sonorizzare il “movimento espressivo”
  • Confrontare le diverse soluzioni ideate.
  • Ideare una breve storia con “personaggi sonori”
  • Realizzare una pantomima (azione scenica, “movimento espressivo”, musica) con i “personaggi sonori” ideati

Un analogo percorso può essere effettuato con The skeleton dance (La danza degli scheletri, 1929) in cui il fascino del soggetto trattato con geniale ironia (ideale nel periodo di Halloween anche con i più piccoli) è enfatizzato dal bianco e nero.

Con The clock store (Il negozio degli orologio, 1931) le possibilità di sonorizzazione e di “movimento espressivo” ci portano ineludibilmente a esplorare la dimensione ritmica del linguaggio corporeo e musicale.

Segnaliamo The music land (La terra della musica, 1935) in cui la musica è protagonista al quadrato. Infatti accanto all’usuale ruolo centrale della colonna sonora, anche i protagonisti sono declinati in chiave musicale: sono infatti gli strumenti, coinvolti in una appassionata storia d’amore, contrastata per l’opposizione di due fazioni musicali: la “classica” e il jazz.

Grazie ai personaggi-strumento il cartone consente di individuare direttamente più sottili strategie espressive nella relazione fra suono-immagine-movimento. Inoltre per i più grandicelli può fornire lo spunto per introdurre il concetto di genere, consentendo di affrontare ironicamente i pregiudizi usuali sulla musica colta.