Vide@mus (MD 158) – Ritmo del movimento

Sulla base dei diversi contesti scolastici e delle diverse età con cui si deciderà di operare, si potranno articolare diversamente o selezionare le proposte. Si ringrazia la prof.ssa Serena Facci per le indicazioni bibliografiche e discografiche che ci ha fornito.

  • Proporre la visione integrale del video Foli (insieme in classe, o a piccoli gruppi a casa) con la consegna di raccontare (per iscritto o a voce) in poche righe o in poche parole che cosa hanno compreso dalle immagini e dalla musica (non importa se non si comprende il testo in francese e i sottotitoli in inglese)
  • Procedere ad una comprensione più dettagliata dei contenuti del video attraverso ulteriori domande (da condurre individualmente o a piccolo gruppo, anche dividendo i compiti). Qui di seguito qualche esempio:
    • Cosa vuol dire, secondo te, foli (parola che compare in apertura del video) nella lingua dei Malinke della Guinea?
    • Quali attività lavorative hai visto compiere? Cerca il più possibile di nominarle e di descriverle con precisione anche se non le conosci direttamente. Quali di queste, a tuo avviso, avevano “più ritmo” di altre? Perché?
    • Descrivi invece le attività più specificamente musicali: quali strumenti si utilizzano? (Descrivi ciò che vedi, anche se non conosci i nomi degli strumenti) Come vengono suonati?
    • Descrivi che cos’è il djembé e come viene costruito. Quanti tipi di suono può produrre? Sai dire qual è la loro differenza?
    • Descrivi la poliritmia che si ascolta a metà del filmato (più o meno da 4’:16’’ sino a 6’:04 circa): elenca gli strumenti che entrano uno ad uno e prova ad eseguire il ritmo che senti; qual è il ruolo delle parole rispetto ai ritmi degli strumenti? batti il ritmo delle parole (prova a farne una traduzione ritmica nella lingua che preferisci, anche utilizzando dei non sense).
    • Descrivi le danze: quali parti del corpo si utilizzano di più? Come si muovono le gambe? Le braccia? Quali aggettivi utilizzeresti per sintetizzare l’idea di movimento che ci trasmette?
    • Osserva il gruppo di bambini che suona su bidoni di plastica e latta (più o meno da 7’:08’’ sino a 8’:01’’). C’è qualcosa che ti colpisce di queste immagini e questi suoni?
    • Il video termina con questa frase: non c’è movimento senza ritmo. Puoi commentarla?
  • Procedere alla riproduzione, ad orecchio, dei ritmi sovrapposti nella poliritmia strumentale e vocale (da 4’:16’’ sino a 6’:04 circa). Riprodurre i ritmi maggiormente percepibili e eseguibili dalla classe. Si riportano di seguito le trascrizioni di alcuni ritmi, sebbene la loro esecuzione e riproducibilità sia molto facilitata da un apprendimento imitativo piuttosto che per lettura (vista la stringente contiguità con il genere rap, sono ovviamente possibili e auspicabili confronti e sovrapposizioni con brani di tale provenienza che i bambini o i ragazzi già conoscono).

  • Costruire una poliritmia decidendo ruoli, regole di ingresso, di uscita e numero di ripetizioni.
  • Cercare di sintetizzare alcune informazioni sulla cultura Malinke della Guinea. A questo proposito, vista la difficoltà di reperimento di testi e materiali di consultazione, si suggerisce il testo di Eric Charry, Mande Music, University Chicago Press, 2000 (l’introduzione è visibile su Google Libri () ed è probabilmente fonte sufficiente per trarre le informazioni su cui far lavorare bambini e ragazzi (dopo aver compiuto lo sforzo di una traduzione dall’inglese all’italiano e un’eventuale riduzione/mediazione dei contenuti).
  • Confrontare le musiche del video ascoltando altre musiche della cultura Malinke della Guinea (Rhytms & Song from the Coastal Region of Guinea by WOFA Ensemble). Di difficile reperimento è il bellissimo Cd contenente registrazioni prodotte da Gilbert Rouget tra i malinke di Guinea negli anni 50: Guinée. Musique des Malinké, Paris, Chant du Monde, CNR 2741112, Collection CNRS-Musée de l’Homme.
  • Approfondire la raccolta di informazioni sulla cultura Malinke attraverso la visione di una serie di video (il cui protagonista/cicerone è lo stesso Mansa Camio, “conduttore” del video iniziale), meno efficaci sul piano musicale e estetico, ma più verosimili nel ritrarre la varietà della vita della città di Baro e della campagna circostante (la voce fuori campo è in tedesco, ma le immagini sono ugualmente rivelatrici di un contesto che è possibile far descrivere e commentare). L’attività può essere condotta in collaborazione con gli insegnanti di area letteraria-storico-antropologica.

http://www.youtube.com/watch?v=1apwuv2-OlY&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=RqXOQI8tEDE [Baro Village]

  • Per approfondire la varietà degli strumenti della cittadina di Baro in Guinea e la sua vita musicale, visionare Baro Village Local Musicians; The Magic of traditionel music of the Malinke, parte 1; The Magic of traditionel music of the Malinke, parte 2; raccogliere informazioni sugli strumenti presentati: djembé, mibira, balafon, kora (sapendo che la loro denominazione non è immutabile e rispetta le diversità tra le variegate culture della parte nord occidentale dell’Africa).
  • Documentare (con descrizioni, foto, videoregistrazioni) azioni quotidiane con “prevalenza di gestualità ritmiche”: costruire un montaggio video che evidenzi le ripetizioni cadenzate e cicliche.

Confrontare l’esperienza musicale Malinke con performance occidentali quali quelle degli Stomp (Kitchen) o dei Tambours du Bronx (Arbeit)