Una notte punteggiata di storie

«Le storie, servono alla poesia, alla musica, all’utopia, all’impegno politico: insomma, all’uomo intero, […]. Servono proprio perché, in apparenza, non servono a niente: come la poesia, la musica, il teatro.» Queste parole di Gianni Rodari sono citate da Monica Morini, ideatrice e Direttrice Artistica della Casa delle Storie, per annunciare la Notte dei racconti, prevista il prossimo 21 febbraio a Reggio Emilia sul tema Storie in cielo e in terra. Quest’anno l’occasione è particolarmente solenne, perché ricorre il centenario della nascita dello stesso Gianni Rodari e di Loris Malaguzzi, due capostipiti nel rinnovamento delle pratiche educative e dell’idea stessa di narrazione. 

La sera del 21 febbraio tutti alla stessa ora e tutti insieme, adulti e bambini, si metteranno in cerchio, nel salotto di casa, in una scuola, in una biblioteca, in un museo, spegneranno tutti gli schermi e daranno inizio alla narrazione con un suono (di una campanella o di uno strumento musicale) e con una filastrocca di Rodari, Semaforo blu. La prosecuzione è affidata alla fantasia di ogni narratore: può scegliere una fiaba tradizionale o inventarsi una storia, attingendo ispirazione dalla bibliografia proposta dal sito e usando l’azzurro come colore-guida, il colore della terra vista dal cielo. I gruppi sono invitati a concludere il tempo magico del racconto con un’altra filastrocca, inventata o attinta dalla tradizione.

Ci si iscrive alla Notte dei racconti scaricando il modulo dal sito e inviandolo a laboratorio.rodari@comune.re.it. Molte sono le possibilità di condividere l’esperienza: inviando una frase “Aprimondo”, la filastrocca conclusiva e/o la registrazione audio dell’intera esperienza si può contribuire a creare un nuovo Golden Record, come quello della sonda spaziale Voyager, che sarà trasmesso sul sito di Reggionarra e un domani potrà viaggiare tra cielo e terra.

Per informazioni: www.reggionarra.it